sabato 8 gennaio 2011

Lunedì 10 si ricomincia.

Anche questo Natale e questo Capodanno sono passati e un nuovo anno, il duemilaundicesimo secondo il calendario giuliano/gregoriano ci aspetta.
Nessuna lista di buoni propositi. Mi sembra sia una cosa obsoleta da fare. Tanto alla fine nessuno la rispetta e si rischia anzi di comportarsi contrariamente a quanto ci si è imposti di fare.
Non auguro poi niente a nessuno. Mi auguro solo che quest’anno possa riservare una vita brillante a tutti e che ci spinga a viverla quindi sempre al massimo delle nostre capacità.
Siamo fortunati.
Davvero.  

domenica 28 novembre 2010

Credo...

Nel fine settimana ho riguardato un vecchio film italiano degli anni Novanta, ambientato però negli anni Settanta. L’ho scoperto quando frequentavo forse la terza liceo grazie a un amico, che forse dovrei chiamare più spesso oggi. A volte però le persone che ci stanno accanto cambiano nel corso della vita. Pazienza.
In ogni caso, non arrivai alla fine del film, ma mi fermai a una scena, forse la più bella e significativa. È un monologo del protagonista, che parla al microfono di una fantomatica prima radio libera, la notte, da solo, immerso in un borgo tipico della pianura del nord Italia.
Per la prima volta, questo ragazzo che ha tra i venti e i trent'anni, si sofferma a pensare a quello in cui crede veramente. Penso sia il più bel monologo di un film italiano, anche se forse è passato un po’ in sordina, magari perché il regista non è un famoso autore di cinema, ma un cantante rock-pop di successo.


Allora, mentre guardo e riguardo questa scena, mi chiedo se oggi i ragazzi di quell'età, e mi ci metto dentro, abbiano gli stessi valori, ambizioni, pensieri, sensazioni  dei loro coetanei degli anni Settanta. Naturalmente, si tratta di una trasposizione del regista, ma credo e spero sia veritiera, almeno in linea di principio.
Siamo molto diversi oggi ed è giusto sia così, niente in contrario, ma forse qualche goccia in più di rispetto e di orgoglio e di serietà, di quella sana però, ci vorrebbe. Siamo la generazione che non ha avuto una grande guerra, che non ha lottato per i propri diritti o per quelli delle persone più deboli, che sente di non avere doveri verso niente e nessuno, che non ha spina dorsale. Siamo la generazione che crede nel dio denaro, nel piacere di possedere cose e persone, che si sente in diritto, quasi in dovere, di dover calpestare altre persone per ottenere a ogni costo il proprio successo. Siamo la generazione che ascolta e insegue finti miti di successo.
Io non mi sento rappresentato dalla mia generazione e spero che anche altri miei coetanei non si sentano rappresentati da questa generazione. In caso contrario, penso saremmo tutti messi gran male.
Credo che le persone debbano avere prima di tutto rispetto per sé stesse, perché se non si convive con il proprio Io al massimo, non si è aperti e disponibili al mondo che ci circonda. Credo che poi ci vorrebbe rispetto per tutte le altre creature che condividono con noi questa vita, quanto meno per dare una vita migliore alle prossime generazioni. Penso che le persone si debbano aiutare e che soprattutto le persone più fortunate, nel senso più ampio del termine, debbano aiutare quelle in difficoltà, anche nel più piccolo aspetto delle nostre piccole esistenze, anche con comportamenti che a volte contraddicono questo principio. Credo che la famiglia vada amata e rispettata in tutto e per tutto, ma credo anche che, a volte, quando si è pronti, il cordone ombelicale che ci lega vada allungato un bel po’. Credo che non si possa giudicare la gente solo con un semplice sguardo, ma soprattutto penso che non si debba parlare di altre persone senza conoscerle almeno un minimo. Credo che i tabù, la timidezza, il silenzio, siano delle catene che legano ingiustamente il nostro essere e che quindi ognuno debba essere libero e lasciato libero di esprimersi, condividere le proprie idee, battersi per ciò in cui crede.
A volte però mi chiedo se tutto questo sia retorica e se anch’io sia mosso, in tutto quello che faccio, da quella brama di successo che muove la maggior parte delle persone. Non so ancora darmi una risposta, ma credo che già pensare a queste cose, solo per trenta secondi nell’arco di un’intera vita, possa riscattarci in qualche modo.   

mercoledì 17 novembre 2010

Canzone del giorno

Questo è proprio un periodo, meteorologicamente parlando, tipico dell'autunno/inverno del nord Italia e devo dire che la città in cui vivo attualmente ne è proprio l'esempio perfetto. 
Quasi tutti i giorni piove, c'è nebbia, anche per le vie della città o, quando siamo fortunati, c'è nuvoloso. Insomma, è come  se non sorgesse mai il sole, come una mia amica ha detto qualche giorno fa. E' una dura prova anche per chi in mezzo alla nebbia ci è cresciuto. Almeno per me è così. Non mi sono ancora abituato all'arrivo dell'autunno e poi dell'inverno. Adoro il sole e il calore e il mare d'estate, mi accontento anche di quelli primaverili, ma che qualcuno li faccia durare qualche settimana in più!!! 
Beati quelli che hanno potuto emigrare verso luoghi in cui fa caldo quasi tutto l'anno. Immaginateli mentre tornano a casa per le feste natalizie. Io li immagino mentre prendono l'aereo ancora in infradito, pantaloncini  corti e maglietta a maniche corte, occhiali da sole e con quella carnagione olivastra. Li immagino mentre sull'aereo si alzano, prendono il bagaglio a mano e si dirigono verso il bagno per cambiarsi e indossare maglioni, jeans, camicie e scarpe. Li immagino la sera stessa all'aperitivo o a cena con amici o parenti. Questi ultimi tutti bianchicci, con le occhiaie e con un'espressione mista di ammirazione e invidia, mentre loro, stanno li, abbronzati e con il sorriso di chi ha visto il sole fino a qualche ora prima.
Allora, per dare un po' di colore a queste giornate e a questo cielo grigio ghisa, vi lascio una versione speciale, direi casareccia, di una canzone colorata:

giovedì 11 novembre 2010

Musica: concerti e acquisti per Natale

Lasciando da parte per un attimo la mitica Susan Boyle, che ha commosso comunque tutti noi, volevo darvi due suggerimenti riguardo la musica.  

Personalmente, devo dire fin da subito che adoro i Coldplay. State certi che ne parlerò più approfonditamente. Per ora mi limito a dirvi che, essendo stato a tre loro concerti, consiglio a tutti quelli che si troveranno in Inghilterra il 19 e il 20 dicembre 2010, e in particolare a Liverpool e Newcastle, di andare a questi due show che i Coldplay terranno per beneficienza. Ecco il link per altre info: http://www.coldplay.com/newsdetail.php?id=661&page=0. Oltre a sentire buona musica, è anche un modo di fare una buona azione, visto che a Natale si è tutti più buoni. 
Visto quindi che si stanno avvicinando le vacanze di Natale e rimanendo sempre in tema musica, consiglio il dvd del concerto di Barcellona dell'ultimo tour - Tour of the Universe - dei Depeche Mode. Anche se non vi piace troppo la loro musica, vi assicuro che le loro live performance sono veramente incredibili. Ho sempre avuto un rapporto conflittuale con loro, nel senso che mi ero sempre rifiutato - sinceramente non ricordo il motivo - di ascoltare attentamente un loro cd. Poi però, conoscendoli,  lentamente, ho deciso di andare ad un loro concerto, proprio dell'ultimo tour, e devo dire che ne sono rimasto impressionato. Vi lascio un assaggio:

Prove tecniche di trasmissione

Ciao a tutti,  
come state? Io sono ansioso e soddisfatto, incerto ed emozionato all'idea di aprire un mio blog.  O almeno di provarci.
L'altro giorno, dato che in questi giorni ho un po' di tempo libero, ho girovagato sulla rete e mi sono imbattuto in alcuni blog di amici e gente sconosciuta. Così, mi sono chiesto che piacere ci fosse nello scrivere in un blog che probabilmente pochissime persone avrebbero letto. In realtà, i blog più seguiti, almeno in Italia, rappresentano per la maggior parte delle vere e proprie guide di varie cose, come tv o games o automobili o cinema. Quindi anche i blog di personaggi famosi, a parte Beppe Grillo, sono seguiti da un numero limitato di persone. In questo caso però l'aggettivo limitato non dev'essere inteso in maniera dispregiativa, perchè a volte ci sono migliaia se non milioni di follower. 
Allora mi sono detto Perchè non posso provarci anch'io!? E mi sono ritrovato qui a scrivere. O almeno a provarci.
Comunque, devo ancora riordinare i pensieri e le altre idee e poi si parte per questa strana nuova avventura.